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Prestito rifiutato: posso chiederne un altro? Dopo quanto posso riprovare?

data di pubblicazione:

15 luglio 2025

ultimo aggiornamento:

15 luglio 2025

Oggi, richiedere un prestito personale è un’operazione piuttosto semplice. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, è possibile utilizzare anche canali digitali che semplificano l’iter burocratico e accelerano le tempistiche di lavorazione della richiesta. Tuttavia, ci sono casi in cui la domanda può essere rifiutata. È quindi fondamentale sapere come comportarsi in caso di prestito rifiutato, se è possibile richiederne un altro e dopo quanto tempo.

Perché viene rifiutato un prestito

Prima di affrontare le azioni da intraprendere dopo un rifiuto di finanziamento, è utile comprendere i motivi più comuni di tale negazione. Ciò permette di evitare errori nella presentazione della domanda, aumentando così le possibilità di ricevere l'approvazione.

In primo luogo, il reddito potrebbe non essere sufficiente, ad esempio se la rata mensile di rimborso risulta essere troppo elevata rispetto allo stipendio, alla pensione o alle entrate dichiarate. Un'altra possibile causa potrebbe essere un contratto di lavoro inadeguato, come un'occupazione precaria che non offre le garanzie necessarie nel lungo periodo.

Il rifiuto del prestito può anche derivare da segnalazioni nelle banche dati per ritardi nei pagamenti, mancati versamenti di rate o protesti. È importante sapere che, in caso di segnalazioni, è comunque possibile richiedere un finanziamento tramite la cessione del quinto. Altre cause di rifiuto possono includere una condizione debitoria eccessiva o informazioni incorrette o incomplete nella domanda.

Inoltre, un garante presentato potrebbe non essere idoneo, o il rifiuto potrebbe derivare da una precedente richiesta respinta negli ultimi 30 giorni. Anche in una richiesta di prestito personale online possono verificarsi gli stessi problemi, quindi vediamo insieme come comportarsi dopo un rifiuto e ottenere la liquidità necessaria.

Cosa succede in caso di prestito negato

Se un prestito viene negato, di norma si viene segnalati nelle banche dati dei sistemi di informazioni creditizie (SIC). Non c'è motivo di preoccuparsi: non si tratta di un'indicazione di cattivi pagatori, ma semplicemente della registrazione che la richiesta è stata rifiutata.

Questa condizione solitamente rimane per circa 30 giorni, dopodiché viene automaticamente cancellata. Se il prestito non è urgente, è possibile attendere un mese per poi ripresentare la domanda presso lo stesso istituto o rivolgendosi a un'altra società finanziaria. La segnalazione è una prassi normale, un modo per informare le altre aziende del settore.

Il rifiuto potrebbe essere legato a un merito creditizio non sufficientemente adeguato o a una scelta dell’istituto in base alle informazioni in suo possesso. Non sempre si tratta di un’indicazione negativa che preclude l'accesso al credito; è semplicemente un modo per avvisare le altre società di prestare attenzione agli aspetti che hanno portato alla valutazione di non idoneità della richiesta di prestito.

Prestito rifiutato: dopo quanto si può richiedere di nuovo

Come abbiamo visto, in caso di prestito rifiutato, è possibile presentare una nuova richiesta dopo 30 giorni dall'inserimento nelle banche dati, per evitare il rischio di una nuova negazione dovuta a una segnalazione ancora attiva. Tuttavia, non esiste alcuna garanzia che la successiva domanda avrà un esito positivo. Pertanto, è essenziale sfruttare il tempo a disposizione per comprendere le cause del rifiuto.

Solo in questo modo si può risolvere il problema in modo definitivo, ad esempio cercando un garante più affidabile, aspettando un contratto di lavoro più stabile o adattando la richiesta in base al proprio reddito. Per prevenire tali inconvenienti, è consigliabile agire in modo adeguato fin dall’inizio, valutando attentamente le soluzioni di credito più adatte alle proprie necessità con il supporto di consulenti specializzati.

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We Finance S.p.A. a Socio Unico- Intermediario Finanziario appartenente al Gruppo Cassa di Risparmio di Asti - Codice Gruppo 6085.5 - Direzione e coordinamento Banca di Asti S.p.A. iscritto al n. 164 dell’Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB - Capitale Sociale Euro 3.900.000,00 i.v.; C.F. 03839770264 - P.IVA 01654870052. Codice destinatario S.d.I. 75HCYT1 - Sede Legale: Via dell'Arsenale, 19 – 10121 TORINO - Telefono: 011.3341492 - Fax: 011.6527730 - Indirizzo di posta elettronica: info@wefinancespa.it - Sito Internet: www.wefinancespa.it.

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